Quesito:
La mia Colf pakistana è morta in
servizio. Come si deve gestire l'ultimo stipendio, a chi va in eredità? Lascia due
figli in Italia, e un fratello e i genitori in Pakistan. Grazie.
Risposta:
Bisogna prendere a riferimento l'art. 46
l. 218/1995, che individua nella legge nazionale del defunto la legge
applicabile alla successione per causa di morte, salvo che lo stesso de
cujus avesse designato altra legge applicabile nel testamento (comma
02). Una scelta, però, quest'ultima priva di effetto, se al momento della morte
il cittadino aveva perso la cittadinanza italiana.
Nel caso di specie, parrebbe applicarsi
la legge pakistana, in difetto di disposizioni testamentarie della defunta.
Ma la normativa ereditaria pakistana
potrebbe essere residuale e marginale, riguardando solo una piccolissima parte
della "dote" retributiva della Dipendente (busta paga, arretrati
etc.).
Per la parte più rilevante delle
spettanze retributive (TFR, indennità di mancato preavviso) potrebbe non
applicarsi la legge pakistana, ma applicarsi direttamente la legge italiana,
ossia le disposizioni ex. art. 2122 del Codice Civile che
regolano "iure proprio" e non "iure successionis"
la successione di coniuge, figli, parenti entro il terzo grado e affini.
Su questa crediamo il Datore debba
concentrare la sua attenzione.
Nel caso di specie, questa modalità
successoria riguarda i figli e il fratello: i primi si trovano in Italia, i
secondi in Pakistan.
Questa modalità di "successione
anomala" riguarda senz'altro l'indennità per mancato preavviso (che il
Datore deve corrispondere sempre in caso di morte del Dipendente ex. art. 2118
u.c.) e il TFR (se non già anticipato in busta paga, come frequentemente accade).
La gestione della partita è
evidentemente complessa.
A ns. parere, il Datore di lavoro deve
preliminarmente individuare i parenti beneficiare e mettere a disposizione gli
importi. Per i lontani, il Datore non è necessario che compia operazioni bancarie
internazionali particolarmente complesse: è sufficiente che corrisponda i soldi
ai parenti vicini (in questo caso i figli) che però abbiano provveduto
contestualmente a firmare una "liberatoria" del Datore derivante da
omessa informativa dell'esistenza di altri parenti legittimati (o
legittimabili) alla percezione delle somme.
Il Datore di Lavoro deve essere estraneo
a contese ereditarie!
Dr. Giorgio Frabetti, Profilo Linkedin: http://www.linkedin.com/profile/view?id=209819076&goback=%2Enmp_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1&trk=tab_pro
Collaboratore Studio Francesco Landi, Consulente del Lavoro, Ferrara
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