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martedì 22 luglio 2014

RIFIUTO PROROGA TEMPO DETERMINATO E DIRITTO ALL'ASPI

Quesito:
Buongiorno,
ho un dubbio se qualcuno gentilmente può aiutarmi: se un dipendente a tempo determinato al termine del contratto rifiuta di accettare la proroga del contratto proposta dal datore di lavoro, ha diritto all'ASPI?
Mi verrebbe da dire di si in quanto la proroga presuppone un nuovo accordo tra le parti ed al centro per l'impiego sono a conoscenza solamente che il contratto è terminato....quindi "perdita di lavoro involontaria" ( anche se in questo caso non sarebbe proprio cosi...) ma non vorrei mi sfuggisse qualche comunicazione che si può/deve fare al centro per l'impiego in caso il dipendente rifiuti la proroga...
Rringrazio in anticipo …

Risposta:
In punto di diritto, si deve dire che  l'ASPI edizione Monti-Fornero è subordinata al requisito della "disoccupazione involontaria". Il mancato accordo circa la proroga di rapporto a termine pare essere riconducibile (vedere Circ. INPS 142/2012). Salvo, però, che non ci sia una "giusta causa". La Circolare, infatti, dice:

"... Continuano a dare diritto alla prestazione le dimissioni qualora avvengano:

durante il periodo tutelato di maternità (da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del figlio);
per giusta causa secondo quanto indicato, a titolo esemplificativo, dalla circolare n. 163 del 20 ottobre 2003 qualora motivate:

dal mancato pagamento della retribuzione;
dall'aver subito molestie sessuali nei luoghi di lavoro;
dalle modificazioni peggiorative delle mansioni lavorative;
dal c.d. mobbing;
dalle notevoli variazioni delle condizioni di lavoro a seguito di cessione ad altre persone (fisiche o giuridiche) dell’azienda;
dallo spostamento del lavoratore da una sede ad un’altra, senza che sussistano le “comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive” previste dall’art. 2103 codice civile;
dal comportamento ingiurioso posto in essere dal superiore gerarchico nei confronti del dipendente".
In punto di fatto, occorre verificare se il rifiuto risulta documentato o no: è evidente, però, che qui si pone un problema di prova.
Se il rifiuto non risulta documentato, la parola del Lavoratore è contro ... l'INPS! Il Lavoratore potrà opporre la scadenza del termine e chiedere l'ASPI. Se, invece, risulta che ha espressamente rifiutato e detto rifiuto è documentabile, allora l'INPS (salvi i casi di "giusta causa") può opporsi al rilascio dell'ASPI.


 

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