Quesito:
Sono un Consulente del Lavoro e mi sovviene un dubbio.
L'Ispettore, davanti ad un voucher formalmente
regolare, è tenuto ad astenersi dall'Ispezione? Anche quando il Lavoratore
contesta l'impiego come lavoratore subordinato (es. sottoposizione ad azione
disciplinare)? Grazie.
Risposta:
Un pregevole articolo del sito DPL Modena (Dr. PELA,
Criticità del lavoro accessorio) affronta un tema di sicura rilevanza
per le Aziende Clienti: può essere disconosciuto il rapporto di lavoro
accessorio/voucher dal Lavoratore medesimo, anche se formalmente il
rapporto è stato attivato con tutti i crismi di legge? Anche se il rapporto
rispetta i limiti economici di legge e non si verifica alcuna condizione di
trasformazione automatica (ope legis) in lavoro subordinato a tempo
indeterminato?
Senza volere e potere in questa sede riepilogare i punti
dell'articolo, occorrerà chiarire quanto segue.
Come noto, la Circolare Min. Lav. 04/2013 prevede alcuni casi
di trasformazione automatica del rapporto di lavoro accessorio in lavoro
subordinato a tempo indeterminato (come nei casi di superamento dei limiti
reddituali), limitando chiaramente l'accertamento ispettivo del lavoro
subordinato.
Tali limitazioni, evidentemente, non riguardano il Lavoratore
che, ex. art. 24 Cost. (Corte Cost. 115/94), mantiene pieno il diritto di prova
del lavoro subordinato, così in sede ispettiva, così in sede giurisdizionale
(es. caso di parte di compensi prestati "in nero").
Evidentemente, il voucher non determina un'esenzione
ispettiva tout court in capo all'Azienda/Committente; semplicemente, a favore
del Committente, si determina una non sfavorevole "inversione dell'onere della
prova".
Dr. Giorgio Frabetti, Profilo Linkedin: http://www.linkedin.com/profile/view?id=209819076&goback=%2Enmp_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1&trk=tab_pr
Collaboratore Studio Francesco Landi, Consulente del Lavoro, Ferrara
Nessun commento:
Posta un commento