Quesito:
Una Ex-Dipendente pensionata di 66 anni è stata assunta
cinque anni "a progetto". L'Ispettorato del Lavoro contesta la collaborazione
sulla base della mancanza di specificità del progetto, coincidente con l'oggetto
sociale e pretende l'applicazione delle norme di lavoro dipendente. Come
possiamo difenderci?
Risposta:
L'art. 61 D.lgs. 276/03, come riformato dalla legge 92/2012,
ha implementato la disciplina del rapporto di collaborazione "a progetto",
ancorando il "progetto" a specifici canoni di "obbligazione di risultato", di
"specificità", confermando l'esigenza che il "progetto" non coincida con
l'oggetto sociale.
Per i "progetti" difformi da questi parametri, si applica
l'art. 69 D.lgs. 276/2003 con conversione immediata del rapporto "a progetto" in
lavoro subordinato.
Va anche detto, però, che se la pensionata è di vecchiaia,
l'Azienda in questo caso può opporsi alla conversione, invocando l'esclusione
della "pensionata" dai vincoli del "lavoro a progetto" ex. art. 61 D.lgs.
276/03. In questo caso, non applicandosi l'art. 61, non si applicherebbe nemmeno
il meccanismo "sanzionatorio" ex. art. 69 e si avrebbe una legittima
collaborazione coordinata e continuativa, senza progetto (come tale rilevante
per i riflessi fiscali e previdenziali).
Con il pensionato di vecchiaia, quindi, la cococo (anche se
non legittima, quanto a "progetto") diviene particolarmente "resistente" ...
Salvi i casi, naturalmente, che l'Ispettorato provi che il rapporto si sia
sviluppato con tutti i crismi del lavoro subordinato (eterodirezione
dell'Azienda, subordinazione al potere disciplinare etc.).
Dr. Giorgio Frabetti, Profilo Linkedin: http://www.linkedin.com/profile/view?id=209819076&goback=%2Enmp_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1&trk=tab_pr
Collaboratore Studio Francesco Landi, Consulente del Lavoro, Ferrara
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