Salve, sono una ragazza neolaureata che, terminati gli studi e in attesa di un lavoro, ha iniziato occasionalmente e a titolo "amicale" attività di insegnamento privato supplementare, aiuto compiti/traduzione, consulenza tesi etc. L'attività sta assumendo un volume abbastanza consistente: come mi posso/debbo inquadrare ai fini professionale? Posso aprire Partita IVA? Grazie.
Risposta:
Per quello che mi è concesso di capire, mi sembra che siamo in presenza di una professione didattica "nuova", a metà tra l'insegnante di "ripetizione" classico e il tutor. A mio modesto avviso, comunque, se Lei offre un "servizio globale" agli studenti la Sua attività si può inquadrare quale "consulente didattico"/tutor. Una professione certamente riconducibile al nuovo assetto delle Professioni "Non regolamentate" ex. l. 04/2013. Il regime dei "superminimi" è certamente raccomandato per un volume di compensi non superiore a € 30.000 nell'anno solare (frazionato in dodicesimi: se si apre a settembre il limite è su 4/12: € 10000), con tassazione sostitutiva al 5% (senza ritenuta), fino al compimento del 35 anno di età (vedi art. 27 DL 98/2011).
Dr. Giorgio Frabetti, Profilo Linkedin: http://www.linkedin.com/profile/view?id=209819076&goback=%2Enmp_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1&trk=tab_pro
Collaboratore Studio Francesco Landi, Consulente del Lavoro, Ferrara
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