Quesito:
Può un lavoratore dichiarato inabile, dal medico del lavoro, a tutte le
mansioni possibili in un'azienda, accedere alla cassa integrazione ordinaria
avviata dalla stessa azienda?
I punti di riflessione da cui sono partito sono: a) l'INPS non gli
riconosce un'invalidità tale da percepire l'assegno mensile (tantomeno,
ovviamente, la pensione di invalidità); b) il datore non è obbligato a
licenziarlo. Carissimi, voglio condividere con voi, al fine di ottenere
altri pareri, una questione interessante che mi è capitata, su cui ho già
riflettuto e raggiunto una convinzione. Tuttavia, come dicevo, mi piacerebbe
avere altri punti di vista.
Può un lavoratore dichiarato inabile, dal medico del lavoro, a tutte le
mansioni possibili in un'azienda, accedere alla cassa integrazione ordinaria
avviata dalla stessa azienda?
I punti di riflessione da cui sono partito sono: a) l'INPS non gli
riconosce un'invalidità tale da percepire l'assegno mensile (tantomeno,
ovviamente, la pensione di invalidità); b) il datore non è obbligato a
licenziarlo.
Risposta:
La difficoltà del quesito mi pare generata dalla circostanza che nel caso
da Lei citato si accavallano due ipotesi di "impossibilità" della
prestazione, l'inabilità sopraggiunta e la contrazione della produzione.
Ad una prima valutazione (eminentemente logica, ma mi riservo di
verificare se INPS ha detto qualcosa), occorre verificare quale delle due
impossibilità sia assorbente.
A mio giudizio, un conto è l'ipotesi di CIG a zero ore, un conto è
l'ipotesi di CIG a orario ridotto. Nell'ipotesi di CIG a zero ore si determina
un "congelamento" globale della posizione del lavoratore, che ben può
giustificare il congelamento di ogni valutazione connessa alla sua persona
(inabilità etc.). Un'interpretazione da preferirsi anche in relazione al FAVOR
LABORIS Questo ragionamento, però, non vale nell'ipotesi di CIG ad orario
ridotto: questo trattamento, infatti, presuppone una residua capacità del
lavoratore che, nel caso specifico, mi pare non sussista. Quindi, in questo
caso, è tecnicamente impossibile la CIG. Se, in questi casi, l'INPS concedesse
la CIG ... la regalerebbe! Questo il mio modesto parere, ma mi riprometto
approfondimenti.
Dr. Giorgio Frabetti, Profilo Linkedin: http://www.linkedin.com/profile/view?id=209819076&goback=%2Enmp_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1&trk=tab_pro
Collaboratore Studio Francesco Landi, Consulente del Lavoro, Ferrara
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