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giovedì 23 maggio 2013

LA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO, PRIME AVVISAGLIE DI GIURISPRUDENZA

Quesito:
Cosa succede se ometto la valutazione dello stress-lavoro-correlato? Questo in caso di infortunio può aggravare la mia responsabilità?

Risposta:

Al riguardo, esiste un’importante “sentenza-avvisaglia” (riferita ad un caso in cui non vigeva lo stress lavoro correlato, ma sicuramente attinente come casistica).
Cass. Pen. 08/03/2013 nr. 11062 ha riconosciuta in capo al Datore di Lavoro la responsabilità penale e civile per lesioni personali per il caso del Lavoratore addetto a mansioni di pulizie di vetri su scale o trabattelli, in quanto carenti le necessarie misure di Sicurezza, prima fra tutte la previsione di un adeguato sistema di pause tra un lavoro e l'altro.
Questa sentenza ci fa riflettere sul fatto che la valutazione cd stress-lavoro-correlato non è uno step valutativo da poco, perché richiede specifiche implementazioni organizzative, coinvolgendo ai massimi livelli la discrezionalità organizzativa del Datore, che dovrà provvedere, ad esempio, ad avvalersi dei poteri riconosciuti dalla legge o dal CCNL di decidere le “pause” del Lavoratore. Valutazioni sensibili e, come ognuno può vedere, molto influenti al fine della stessa tutela infortunistica (perché è evidente che l’infortunio “in pausa” ai fini dell’indennizzabilità INAIL potrebbe essere valutato diversamente dall’infortunio durante il lavoro e senza aver fruito della pausa).
La materia è in evoluzione e, pertanto, merita la massima attenzione.


Collaboratore Studio Francesco Landi, Consulente del Lavoro, Ferrara
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