Ho convissuto per 05 anni con una donna, Titolare di un Albergo, presso il quale ho lavorato in qualità di "tutto fare". Il rapporto è finito: posso chiedere il riconoscimento del lavoro subordinato?
Grazie
Risposta:
In relazione alla sentenza 1833/2009 con
la quale la Cassazione ha fatto il punto sulla ripartizione degli oneri della
prova e della soccombenza, nel caso specifico la semplice circostanza che il
Lavoratore che oggi chiede le spettanze retributive non dovute abbia vissuto
con la convivente una "comunione materiale e spirituale" e che in
questa circostanza si sia svolta la collaborazione entro l'Albergo
è elemento di fatto che può essere allegata (evidentemente dalla
Controparte) a sostegno della gratuità della prestazione.
E questa circostanza la si trova
confermata, a Ns. parere, se si considera che la prova della
subordinazione è una prova che presupporrebbe, quanto all'oggetto, la
circostanziata dimostrazione della sottomissione del Convivente-.Lavoratore
alla Compagna nell'esecuzione del lavoro: cirocostanza che, a Ns. giudizio,
cozza con il clima di "complicità" e "comunione" tipico
della Convivenza more uxorio in cui gli stessi compiti
venivano eseguiti (affectionis causa).
Dr. Giorgio Frabetti, Profilo Linkedin: http://www.linkedin.com/profile/view?id=209819076&goback=%2Enmp_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1&trk=tab_pro
Collaboratore Studio Francesco Landi, Consulente del Lavoro, Ferrara
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