Mentre percorrevo l'usuale percorso Lavoro-Casa dopo l'uscita dall'Ufficio, mi sono fermata ad una Pizzeria d'Asporto a comprare dei tranci di pizza per la cena. Poco dopo, ho subito un incidente non lontano da casa. Il mio Datore di Lavoro mi ha proibito con forti pressioni di far denunciare l'infortunio, che a suo dire non sussisterebbe, avendo io interrotto il mio tragitto arbitrariamente.
Cosa posso fare?
Risposta:
Le Linee Guide INAIL del 1998 al punto 4.1.2. dichiarano che brevi differimenti della partenza ovvero brevi soste che non espongono l'assicurato INAIL ad un rischio diverso non sono tali da influire negativamente sulla valutazione dell'infortunio in itinere. Il punto è stato consolidato nel D.lgs. 38/2000 e dalla Corte Costituzionale. Di per sè, quindi, la fermata alla pizzeria d'asporto non costituisce elemento tale da interrompere il cd "nesso causale" dell'infortunio in itinere.
Resta fermo che il percorso Casa-Lavoro deve essere quello "normale": la valutazione del mezzo privato deve essere valutata come "necessitata" in relazione all'accorciamento dei tempi di percorrenza casa-lavoro, sia ai fini di incrementare la tempestività del Lavoratore nel recarsi nei luoghi della produzione, sia ai fini di migliorare la conciliazione dei tempi famiglia-lavoro (vedi a questo fine anche Cass. Sez. Unite, 17/01/2007 nr. 995).
Dr. Giorgio Frabetti, Profilo Linkedin: http://www.linkedin.com/profile/view?id=209819076&goback=%2Enmp_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1&trk=tab_pro
Collaboratore Studio Francesco Landi, Consulente del Lavoro, FerraraVai alla Pagina FB
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