Quesito:
E' spesso oggetto di discussione e di contestazione in sede giudiziaria se
il conteggio dei crediti retributivi del lavoratore dipendente debba essere
condotto al netto o al lordo delle ritenute fiscali e previdenziali. Esiste
giurisprudenza assestata sul punto? Grazie.
Risposta:
L'ultimo importante pronunciamento giudiziario in merito è
costituito da Cass. 12/01/2012 nr. 231 che ha stabilito quanto segue:
"L'accertamento e la liquidazione dei crediti pecuniari del Lavoratore per
differenze retributive e quindi anche per Trattamento di Fine Rapporto- TFR-
debbono essere effettuati al lordo delle ritenute fiscali, poichè il meccanismo
della determinazione di questi ultimi inerisce ad un momento successivo a quello
dell'accertamento e della liquidazione delle spettanze retributive e si pone in
relazione al distinto rapporto d'imposta, sul quale il Giudice chiamato
all'accertamento e alla liquidazione predetti non ha il potere di interferire,
rientrando il relativo accertamento nella giurisdizione esclusiva delle
Commissioni tributarie". Crediamo che la stessa ratio decidendi
sia estensibile alle ritenute previdenziali, che ineriscono ad un rapporto
giuridico (il cd "rapporto previdenziale-contributivo"), rispetto a cui la
determinazione della contribuzione obbligatoria dovuta si pone come conseguenza
giuridicamente e logicamente successiva alla liquidazione delle spettanze
retributive, in analogia con il cd "rapporto di imposta" (stante anche
l'equiparazione tra imponibili ex D.lgs. 314/1997). A differenza delle
ritenute fiscali, per le ritenute previdenziali, è competente il
Giudice del Lavoro ex. art. 445 CPC ss. ("processo previdenziale").
Dr. Giorgio Frabetti, Profilo Linkedin: http://www.linkedin.com/profile/view?id=209819076&goback=%2Enmp_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1&trk=tab_pr
Collaboratore Studio Francesco Landi, Consulente del Lavoro, Ferrara
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