Quesito:
Sono un personal trainer che svolge attività libero
Professionale in Partita IVA a favore di privati. Mi reco alle ville di
personaggi anche illustri e svolgo attività sportiva con essi nelle loro
palestre personali. Per i compensi che percepisco e fatturo, devo versare la
contribuzione per l'ENPALS (lavoratori dello spettacolo) ovvero la contribuzione
alla Gestione Separata INPS?
Risposta:
L'estensione ai lavoratori sportivi della tutela
previdenziale ENPALS discende da una serie di leggi, tra cui la l. 366/1973
e la l. 91/1981, che ha contribuito ad inglobare nell'ENPALS:
“ gli atleti, gli allenatori, i direttori
tecnico-sportivi e i preparatori atletici che esercitano l’attività sportiva a
titolo oneroso con carattere di continuità nell’ambito delle discipline
regolamentate dal C.O.N.I. e che conseguono la qualificazione delle federazioni
sportive nazionali, secondo le norme emanate dalle federazioni stesse, con
l’osservanza delle direttive stabilite dal C.O.N.I. per la distinzione
dell’attività dilettantistica da quella professionistica”.
Ricordiamo che questa previsione deve intendersi in senso
tassativo, come precisato dal Consiglio di Stato con risalente (ma ancora
autorevole) parere 13/06/1984 reso al Ministero del Lavoro, nel senso che il
campo di applicazione ENPALS deve intendersi non riferito a casistiche non
contemplate nella legge.
In questo senso, lo sport svolto "a casa di privati"
evidentissimamente fuori da qualsivoglia ambito di organizzazione sportiva
(anche dillettantistica) e dal CONI è elemento sufficiente per escludere la
configurabilità in capo al personal trainer dell'obbligo contributivo
ENPALS.
In questo caso, peranto, sarà sufficiente versare contributi
alla Gestione Separata INPS.
Dr. Giorgio Frabetti, Profilo Linkedin: http://www.linkedin.com/profile/view?id=209819076&goback=%2Enmp_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1&trk=tab_pro
Collaboratore Studio Francesco Landi, Consulente del Lavoro, Ferrara
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