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mercoledì 11 dicembre 2013

PERSONAL TRAINER: ENPALS O GESTIONE SEPARATA INPS?

Quesito:
Sono un personal trainer che svolge attività libero Professionale in Partita IVA a favore di privati. Mi reco alle ville di personaggi anche illustri e svolgo attività sportiva con essi nelle loro palestre personali. Per i compensi che percepisco e fatturo, devo versare la contribuzione per l'ENPALS (lavoratori dello spettacolo) ovvero la contribuzione alla Gestione Separata INPS?
 
Risposta:
L'estensione ai lavoratori sportivi della tutela previdenziale ENPALS discende da una serie di leggi, tra cui la l. 366/1973 e la l. 91/1981, che ha contribuito ad inglobare nell'ENPALS:
 
gli atleti, gli allenatori, i direttori tecnico-sportivi e i preparatori atletici che esercitano l’attività sportiva a titolo oneroso con carattere di continuità nell’ambito delle discipline regolamentate dal C.O.N.I. e che conseguono la qualificazione delle federazioni sportive nazionali, secondo le norme emanate dalle federazioni stesse, con l’osservanza delle direttive stabilite dal C.O.N.I. per la distinzione dell’attività dilettantistica da quella professionistica”.
 
Ricordiamo che questa previsione deve intendersi in senso tassativo, come precisato dal Consiglio di Stato con risalente (ma ancora autorevole) parere 13/06/1984 reso al Ministero del Lavoro, nel senso che il campo di applicazione ENPALS deve intendersi non riferito a casistiche non contemplate nella legge.
In questo senso, lo sport svolto "a casa di privati" evidentissimamente fuori da qualsivoglia ambito di organizzazione sportiva (anche dillettantistica) e dal CONI è elemento sufficiente per escludere la configurabilità in capo al personal trainer dell'obbligo contributivo ENPALS.
In questo caso, peranto, sarà sufficiente versare contributi alla Gestione Separata INPS.
 

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