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giovedì 29 novembre 2012

I PERMESSI PER ASSISTERE DISABILI: UN QUESITO

Quesito:
Sono una Dipendente di un'impresa di rivendita di componenti elettronici. Ho la mamma gravemente malata cui è stata riconosciuta la disabilità dalla Commissione ASL da poco tempo. Non riesco, però, a godere come vorrei dei permessi della l. 104/92, perchè il mio Datore di Lavoro mi ha imposto di fruire dei permessi a giorni fissi, il lunedì della prima settimana, il giovedì della seconda, il martedì della terza, date che regolarmente mi creano problemi nel "gestire" le incombenze (visite mediche etc.) che riguardano l'assistenza di mia mamma. Addirittura il mio Datore di Lavoro pretende di mettere per iscritto questi accordi, che io ritengo vessatori e illegali. Cosa posso fare per difendermi?
Grazie

Risposta:
Lei non deve firmare, quegli accordi che il Datore Le propone sono viziati da nullità per violazione di norme imperative ex. art. 1418 Codice Civile. Potrebbe spiegare un'azione di mobbing, ma gliela sconsiglio vivamente, per i motivi che seguono.
Se è vero, infatti, il Datore non può calpestare i Suoi diritti di familiare di persona disabile, il Datore è nel pieno interesse di pretendere da Lei la massima collaborazione e informazione, affinchè possiate di intesa e secondo canoni di buona fede e correttezza contrattuale ex. art. 1375 Codice Civile, trovare un punto di equilibrio per distribuire i permessi ex. art. 33 l. 104/92 secondo una cadenza congrua alle usuali tempistiche assistenziali di Sua madre.
Contatti un Professionista, che faccia capire al Suo Principale che non servono atteggiamenti "muscolari", non serve prepararsi al contenzioso ad ogni costo, ma occorre ammortizzare i piccoli problemi di tutti i giorni entro una solida, serena cornice organizzativa, ispirata a buon senso.
Certo, il Suo Datore non potrà mai negare il suo assenso a permessi che fossero motivate da sopravvenute, impreviste ed urgenti necessità assistenziali della Disabile.


Dr. Giorgio Frabetti,
Consulente d'Azienda in Ferrara

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