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giovedì 15 novembre 2012

SE LO STUDENTE UNIVERSITARIO VUOLE INIZIARE A LAVORARE IN PROPRIO ....

Quesito:
Sono uno Studente Universitario, con la passione dell'Antiquariato e chiedo una consulenza su un argomento che mi sta a cuore. Ebbene, come sai con un mio amico antiqaurio vendo un pò di roba, così come c'è una collaborazione per la quale io compro per lui certi pezzi d'antiquariato (che lui dispone nel negozio) per poi dividere i guadagni. Dato che il giro d'affari si sta allargando, vorrei mettermi in regola, soprattutto per una questione di onestà e anche di tranquillità. Insomma volevo delucidazioni sull'apertura di una partita iVA, quanti sarebbero i costi e cosa questa scelta comporterebbe. 

Risposta:

Intanto, prima di aprire pratiche e carte amministrative varie, prima di aprire un rapporto con un Commercialista (che costa!), è bene chiarire alcune cose.
Certo, un "giro economico" per quanto piccolo necessita di un minimo di documentazione etc., se non altro per difendersi dalla gente che non paga ... In questo senso, darsi un'emersione fiscale è una difesa contro i cattivi pagatori. 
A mio parere, dato che il Commercialista costa, nelle Tue condizioni, è prematuro aprire Partita IVA: specie adesso che siamo a fine anno. Dal punto di vista teorico, potresti dichiarare queste attività in Dichiarazione dei redditi come redditi prodotti ai sensi dell'art. 67 TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) come "derivanti da vendita occasionale di beni", dove per "occasionale" si intende un'attività non organizzata in forma di impresa o attività professionale.
In regime di attività "occasionale" non ti serve aprire Partita IVA.
Qualunque decisione però si possa prendere in termini fiscali (sia nel senso di aprire Partita IVA o non aprirla e rimanere ... "occasionali"), ogni valutazione dicevo è subordinata, a mio giudizio, al volume di affari che c'è in ballo!
Innanzitutto, come studente universitario immagino sarai a carico dei tuoi genitori. Ai fini fiscali, sei "a carico" della famiglia se sviluppi un reddito superiore a € 2450 ca. E' evidente che se il reddito che sviluppi è pari a € 3.000-4.000 ... capirai anche tu che per te non c'è una gran convenienza ad .... emergere fiscalmente!
Perchè ti dico che può non esserci convenienza adesso? Metti che quando sei vicino alla laurea, l'INPS (o ex INPDAP, ex CPDEL) elargisca borse di studio per figli di dipendenti ...
Metti ad esempio che un reddito in più nel nucleo famigliare, scompigli il quadro ISEE, facendo perdere alla famiglia determinate prestazioni (riduzione ticket etc. Se c'è da far assistenza ad un anziano, da tirare un accompagnamento ... queste cose fanno la differenza!).
Bada che io parlo genericamente, è chiaro che ci devi guardare tu a queste cose ...
E' chiaro, invece, che se il volume d'affari è comunque tale da splafondare la soglia reddituale "a carico", allora il discorso da farsi è un altro.
Considera che, come under 35, puoi aprire Partita IVA in forma ipersemplificata, senza obblighi di tenuta dei registri dei corrispettivi e delle fatture (quindi, senza questo onere da commercialista), ma per beneficiare di questo trattamento devi sviluppare un volume di compensi inferiori a € 30.000 e spese annuali in beni strumentali (che possono essere anche PC, benzina etc.) inferiori o pari ad una media di € 5.000 ogni anno e € 15.000 nel triennio. In questo caso, paghi un'imposta sostitutiva forfettaria (senza ritenuta d'acconto) pari al 5%, sostitutiva di IRPEF, IVA e IRAP e ... te ne freghi (fino a 35 anni).
Ma attenzione che c'è in ballo la "delega fiscale" che può mettere sotto-sopra anche questo regime, quindi per forza dovremo aggiornarci su quest'ultimo punto.

Dr. Giorgio Frabetti
Consulente d'Azienda in Ferrara

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