Non c'è molto da dire. Dopo gli inaspettati e tragici eventi sismici di oggi, che hanno visto una recrudescenza sismica che ha ulteriormente dissestato le già martoriate province emiliane, venete e lombarde colpite dal sisma, è evidente che Monti deve rivedere il quadro delle disposizioni "di favore" già messe in cantiere martedì scorso per i terremotati.
Non creda il premier che basti un rinvio IRPEF e IMU ... ad personam, ovvero a singoli le cui abitazioni e/o Aziende siano state colpite dal sisma: disposizione ridicola e grottesca, che fa dipendere l'applicazione dei benefici fiscali da un accertamento tecnico della Protezione Civile. A parte la facilità dei casi di corruzione che questo sistema può determinare (e che si sono visti fin nel recente passato sismico dell'Italia), un simile sistema finirebbe per operare come un'ingiusta "lotteria", ossia facendo dipendere i benefici fiscali dalla semplice "calendarizzazione" degli interventi degli Uffici, per altro intasati in questi giorni.Un assurdo.
Disponga Monti differimenti IRPEF e IMU per Province, ovvero per Comuni, fissandoli per Decreto Legge (senza cioè valutazioni discrezionali della Pubblica Amministrazione); e, in prospettiva, inizi a studiare dei correttivi al Patto di Stabilità per rendere la fiscalità locale sostenibile per aiutare famiglie e imprese nella ricostruzione (senza dare pretesto a facili lassismi assistenziali).
Credo che non ci sia emiliano che non si riconosca in queste richieste minime.
Grazie
Dr. Giorgio Frabetti, Consulente d'Azienda in Ferrara
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