Quesito:
Un
uomo, sposato e con figli, percepisce una certa quota di assegni
familiari in relazione al reddito posseduto. La moglie, nel 2013, ha
attivato dei voucher.
Questi redditi da voucher si cumulano ai fini del reddito imponibile per gli assegni familiari?
Risposta:
Vigente la disciplina dei voucher
ex. legge 92/2012, il compenso del lavoratore accessorio si considera
esentato da imposizione fiscale, e non incide sullo stato di disoccupato
e inoccupato (art. 72.03°comma D.lgs. 276/2003). Questo, naturalmente,
fino a che eventuali modifiche (in primis, il D.lgs. di semplificazione dei contratti del cd. Jobs Act) non modificheranno questo stato di cose.
Con
questo, però, è doveroso interrogarsi sull'influenza di questa speciale
disciplina sul reddito rilevante ai fini degli assegni familiari.
Nel
silenzio della legge, ai fini del reddito rilevante, si considera il
“reddito complessivo” fiscale, con le specifiche previste per gli
assegni familiari; pertanto, anche il reddito da voucher pare influenzare il diritto all’assegno familiare se il voucher
percepito è annualmente superiore a € 1.032: in questo caso rileva
l’intero reddito da voucher, reddito per eccellenza, “esente da
imposta”.
Ci
pare, comunque, coerente concludere che l’attuale normativa sul voucher
possa influire sul reddito IRPEF del “Coniuge a carico”. Se cioè il
reddito da voucher è superiore a € 2.840, il coniuge voucherista
non dovrebbe considerarsi più “fiscalmente a carico”. Ricordiamo che
l’art. 72.03°comma D.lgs. (attuale formulazione) esonera il reddito del voucherista
da “imposizione fiscale”, dallo stato di disoccupazione e
inoccupazione, ma non ad altri fini. Nel silenzio della norma (essendo
evidentemente preclusa l’interpretazione analogica ex. art. 14 Preleggi,
data l’eccezionalità delle previsioni di esonero), è coerente ritenere
che il reddito del Coniuge voucherista possa rilevare ai fini
dell’eventuale esclusione dei “carichi fiscale” e delle relative
detrazioni, ove superiore alle quote reddituali a questo fine stabilite
dalla legge.
Ci
riserviamo, comunque, le doverose istanze di chiarimento in sede di
interlocuzione con gli Uffici competenti, ovvero rispetto agli
aggiornamenti che dovessero sopravvenire.
Restiamo a disposizione per aggiornamenti.POST SCRIPTUM:
Avevamo promesso aggiornamenti, e Ve li offriamo.
Ci scrive, Paolo Cirielli:
"Buon giorno, volevo solo segnalare che l'AdE in una risposta ha dichiarato che i voucher non rilevano per la valutazione se un familiare è a carico o no (http://www.fiscooggi.it/.../regime-fiscale-dei-buoni-lavoro): è una risposta ufficiosa ma sempre da fonte autorevole.
Cordiali saluti".
E' evidente che un chiarimento ufficiale deve pervenire dall'Agenzia delle Entrate. Nel dubbio, quella prospettata nel post è l'interpretazione più prudenziale, anche perchè più aderente al dettato letterale della norma e perchè coerente con il canone interpretativo che esclude l'interpretazione "analogica" di norme eccezionali come quella relativa al voucher. Grazie al lettore per la gentile collaborazione.
Dr. Giorgio Frabetti, Profilo Linkedin: http://www.linkedin.com/profile/view?id=209819076&goback=%2Enmp_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1&trk=tab_pro
Collaboratore Studio Francesco Landi, Consulente del Lavoro, Ferrara
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