Con l’entrata in vigore del nuovo “contratto a tutele crescenti”, è prevedibile che gli Studi di Consulenza del lavoro siano pesantemente investiti da richieste da parte dei Clienti per definire i costi di un licenziamento dei lavoratori. Il tema, del resto, è molto dibattuto nella stampa (vedi Sole 24 Ore nr. 60/2015, l’articolo Contratto a tutele crescenti promosso al ‘test’ dei costi di BARBIERI e MELIS). Precisato che, per i lavoratori assunti prima dell’entrata in vigore del “contratto a tutele crescenti” si applicano le precedenti disposizioni di legge (art. 6 l. 604/66, per Datori con meno di 15 Dipendenti, art. 18 l. 300/70, per Datori con più di 15 Dipendenti), e, quindi, le indennità restano determinabili secondo i vecchi sistemi, per i lavoratori che si assumeranno con l’entrata in vigore del Jobs Act, dobbiamo ravvisare rilevanti difficoltà che rendono problematica la preventivazione dei costi di licenziamento. Le difficoltà nascono dalla rilevante complessità tecnico-giuridica della materia. Tradizionalmente, la disciplina sui licenziamenti, per quanto punitiva per le Aziende, nella sua draconiana semplicità, consentiva almeno facili previsioni: sopra i 15 Dipendenti, c’era sempre la reintegra, sotto l’indennizzo. Purtroppo, il Jobs Act (riprendendo in questo una tecnica legislativa già collaudata con la riforma dell’art. 18 da parte della l. 92/2012) condiziona la tutela applicabile contro il licenziamento a dati di ordine forense: una è, infatti, la tutela se l’azione giudiziaria contro il licenziamento viene impostata quale “nullità” del licenziamento, un’altra in caso di “assenza di giustificato motivo”, un'altra in caso di “errore sull’applicazione del principio di proporzionalità nel licenziamento disciplinare”, un’altra se, per invalidare il licenziamento disciplinare, viene invocata “l’insussistenza del fatto contestato”. Apprezzamenti, come ognuno può vedere, non certo di natura “aziendalistica”, ma che vengono, tipicamente in rilievo al momento dell’azione giudiziaria (del processo, insomma).
Potremmo dare un quadro abbastanza certo e consolidato sui costi del licenziamento, solo quando dal dibattito della dottrina si potrà pervenire ad un assetto di opinioni abbastanza chiaro e consolidato.
A disposizione per aggiornamenti
Potremmo dare un quadro abbastanza certo e consolidato sui costi del licenziamento, solo quando dal dibattito della dottrina si potrà pervenire ad un assetto di opinioni abbastanza chiaro e consolidato.
A disposizione per aggiornamenti
Dr. GIORGIO FRABETTI
STUDIO LANDI-FERRARA
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