Per l'assunzione della Colf di mio suocero, con cui mi ero accordato circa la corresponsione anticipata di 13ma mensilità e TFR, ho ricevuto dal Patronato un modulo di specifica richiesta. Sono rimasto di sasso, dato che prima, quando mi seguiva uno Studio di Consulenza del Lavoro, non avevo mai ricevuto una simile modulistica e il Consulente erogava gli importi direttamente in busta paga. Qual'è la prassi corretta? Grazie.
Risposta:
Entrambi i metodi sono corretti, di per sè.
Alcuni Patronati usano far sottoscrivere alla Colf una specifica richiesta di erogazione separata. Non si ha nulla da eccepire, ma occorre partire dal presupposto che, nei rapporti con le Colf, è talmente usuale erogare ratei di 13ma e TFR mensilmente in busta paga, che possiamo dire trattarsi di essere in presenza di una "consuetudine", che genera, negli Studi di Consulenza e nei Datori di Lavoro, la legittima aspettativa di un comportamento "conforme".
E questo anche nell'ipotesi, più estrema, non infrequente
nella pratica, che il contratto di assunzione nulla preveda quanto ad erogazione
mensile e anticipata del TFR e della 13ma.
A questi fini, dobbiamo ricordare che la Colf, che, come la
generalità dei lavoratori dipendenti, abbia ricevuto il prospetto
paga e nulla contesti, determina una "presunzione di legittimità" in capo al Datore di Lavoro domestico (Cass. 30/06/2011 nr. 14411). Nessuno oggi
metterebbe in dubbio che la condotta contrattuale del Datore che perseveri
(pur solo in via di prassi e non contrattuale) all'erogazione di 13ma e TFR
in busta paga, sia conforme a "buona fede" contrattuale ex. art. 1375 C.C.
Nella prassi di Studio di Consulenza, è invalsa la tendenza a fare una
succinta menzione di questa possibilità nel testo contrattuale, senza necessità
di una sottoscrizione a parte: ciò crediamo si giustifichi alla luce del
carattere molto "usuale" dell'erogazione anticipata del TFR e della 13ma in
busta paga.
Certo, nulla vieta alla Colf di contestare e di chiedere un
trattamento diverso: ma, a questo punto, si tratterà di una mera vicenda
amministrativa, gestibile a livello di erogazione delle paghe.
Ma deve restare fermo (anche per non arrivare a picchi
abnormi di "produzione di carta") la regola aurea del "chi tace, acconsente": se
la Colf nulla contesta ...
Dr. Giorgio Frabetti, Profilo Linkedin: http://www.linkedin.com/profile/view?id=209819076&goback=%2Enmp_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1&trk=tab_pr
Collaboratore Studio Francesco Landi, Consulente del Lavoro, Ferrara
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