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giovedì 9 gennaio 2014

GLI ERRORI DELL'APPRENDISTA: INADEMPIENTE L'APPRENDISTA O IL TUTOR?


Quesito:
Un apprendista assunto da un anno come Impiegato commette ripetutamente errori nella fatturazione, nella gestione della cassa etc. Posso attivare una procedura disciplinare, eventualmente in vista di un percorso di licenziamento?

Risposta:
Come varie volte ripetuto in questo Blog, azione disciplinare e licenziamento sono atti che il Datore (sulla carta) può porre in essere anche nel corso del rapporto di apprendistato (sul licenziamento, vedi la sentenza 169/73 della Corte Costituzionale, che ha ammesso l'apprendista alla tutela "vincolata" contro i licenziamenti, sia tutela obbligatoria-l. 604/1966, sia tutela reale-art. 18 l. 300/1970). E' evidente,però, che i canoni di gestione dell'azione disciplinare ex. art. 07 l. 300/1970 sono destinati ad incidere in termini di "proporzionalità" e "meritevolezza". E' inevitabile che, rispetto all'apprendista, detti canoni debbano adattarsi alla caratteristica "immaturità" dell'apprendista medesimo, tenendo conto che l'apprendista ha "diritto all'errore".
Questa circostanza rende oltremodo problematica la "prognosi" di successo di un'azione disciplinare, perchè la prova (anche conclamata) dell'errore dell'apprendista può provare due cose (entrambe sfavorevoli al Datore): che il Datore lascia solo l'apprendista, senza impartirgli la formazione contrattualmente dovuta (e allora al Datore devono applicarsi le relative sanzioni per carente/omessa formazione ex. art. 07 D.lgs. 167/2011); ovvero il Datore pretende dall'apprendista una professionalità "piena"; e allora l'apprendistato deve trasformarsi in lavoro subordinato.

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