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mercoledì 8 gennaio 2014

DEDUCIBILITA' COMPENSI AMMINISTRATORI DI SOCIETA': UN RIEPILOGO

Alcune brevi note relativamente alla deducibilità fiscale dei compensi per amministratori di società.
Di massima, si ricorda che gli incarichi di Amministratore si configurano nella norma come rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, senza che, al fine della prova della "genuinità" della collaborazione autonoma, rilevi l'esistenza di un "progetto" ex. art. 61 D.lgs. 276/2003. Detto in altre parole, l'incarico di Amministratore si considera "naturalmente" una co.co.co. (salvo che l'interessato fornisca prova contraria di lavoro subordinato, nei termini della sussistenza di rapporti di eterodirezione, soggezione al potere disciplinare). Come rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, il rapporto è soggetto alla tassazione per i "redditi assimilati a lavoro dipendente" ex. art. 50 lett. c-bis) TUIR.
Le spese per detti compensi sono deducibili ex. art. 95.05°comma TUIR (per le Società di Persone vale il richiamo dell'art. 56.01°comma TUIR), nell'esercizio in cui sono corrisposti ("principio di cassa").
Questa, nelle Imprese Individuali e nelle Società di Persone, non di capitali, è la norma se detto incarico è conferito ad un estraneo, che non sia nè l'Imprenditore Individuale medesimo (che coincida nelle Società di Persone con la ragione sociale), nè con il Coniuge, nè con i figli, anche affidati o adottati, minori di età o permanentemente inabili al lavoro e degli ascendenti, nonchè dai familiari partecipanti all'impresa ex. art. 05.04°comma TUIR (trattasi dell'Impresa Familiare ex. art. 230bis del Codice Civile). 
I compensi di Amministratori in Imprese Individuali o Società di Persone (comunque diverse dalle Società di Capitali) conferiti a questa tipologia di persone non sono deducibili, in forza dell'art. 60 DPR 917/1986 (Testo Unico Imposte sui redditi).
Nel caso di Società di Capitali, ove l'Imprenditore sia anche Amministratore Unico, la giurisprudenza e la prassi amministrativa hanno riconosciuto l'applicabilità dell'art. 95.05°comma TUIR e la conseguente deducibilità del compenso, in considerazione del tipico regime di "personificazione giuridica" che presiede alle Società di Capitali tra "titolare formale" del patrimonio e dell'attività sociale (Società) e "titolare sostanziale" (Imprenditore), due persone distinte (agli effetti giuridici).
In quest'ultimo caso, è affermato con insistenza il vincolo che i compensi siano fissati in apposita delibera assembleare o in previsione statutaria che ne fissi l'ammontare.
Questa disposizione, particolarmente insistita per i casi in cui la carica di Amministratore siano cumulate con la carica di Imprenditore in Società di Capitali, costituisce in realtà norma utilmente applicabile in tutti i casi di incarichi di Amministratore, per precostituire valida documentazione in caso di accessi ispettivi e per consentire all'Amministrazione fiscale una valutazione di congruità dei compensi (vedi Cass. 29/08/2008 nr. 21933; Ord. Cass. 25572/2013).
 

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