La presente accompagna breve nota per precisare che, a
seguito dell'Interpello Min. Lav. 10/2014, la dizione "addetti ai centralini
telefonici" (num. 12 RD 2657/1923) è stata oggetto di adattamenti interpretativi
per le casistiche sovrapponibili di "lavoro a chiamata" nei call
center.
In particolare, il Ministero del Lavoro, ha precisato che
detta dizione è sovrapponibile (per i rapporti a chiamata "comuni" ex. art. 40
D.lgs. 276/03) alla sola fattispecie relativa alle "operazioni in bound" di call
center, escludendosi il riferimento all'out bound (che richiede
competenze di comunicazione, di vendita etc.).
Detto Interpello, però, non può essere interpretato come
preclusivo in senso assoluto del ricorso al "lavoro a chiamata" per il personale
out bound.
Il ricorso a detto contratto è sempre possibile per gli
operatori out bound alle condizioni di cui all'art. 34 D.lgs. 276/03,
per i lavoratori che abbiano meno di 24 anni e più di 55, ovvero per
le previsioni della contrattazione collettiva (che, al momento, però
difettano per i CCNL Telecomunicazioni, applicabile ai call
center).
A disposizione per chiarimenti.
Dr. Giorgio Frabetti, Profilo Linkedin: http://www.linkedin.com/profile/view?id=209819076&goback=%2Enmp_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1&trk=tab_pr
Collaboratore Studio Francesco Landi, Consulente del Lavoro, Ferrara
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