Quesito:
Buongiorno,
visto che lei è un esperto della materia, le chiedo gentilmente un'informazione
che eventualmente mi premurerò di approfondire in base alla sua risposta. Uno
studio professionale formato da 3 soci paritari (associazione di
professionisti) deve assolvere a qualche adempimento relativamente al D. Lgs.
81/2008? (nomina RSPP, DUVRI, ecc.). Non ci sono dipendenti, nè tirocinanti.
Grazie.
Risposta:
Grazie innanzitutto
della preferenza accordata.
Nella mia personale esperienza, sul
quesito da Lei posto, ho riscontrato le posizioni più differenti.
A mio modesto avviso, stando alle brevi
informazioni da Lei fornitemi relativamente all'Associazione Professionale, la
"questione-Sicurezza" dovrà andare gestita in conformità all'art. 21
D.lgs. 81/2008 dedicato appositamente ai "lavoratori autonomi".
Piccolo caveat: la norma
parla dei "lavoratori autonomi" ex. art. 2222 Codice Civile,
ma nessun dubbio che tale richiamo debba intendersi inclusivo anche dei
lavoratori autonomi "professionali" ex. art. 2229 Codice
Civile, che dell'articolo 2222 sono comunque una species dal
punto di vista lavoristico (vedi norma sulle "finte Partite IVA"
della l. 92/2012). E a ciò non osta l'associazione professionale che, se
attivata nei canoni classici, costituisce mero "ausilio" dell'attività
professionale strettamente personale e non tale da acquisire quell'autonomo
rilievo che è invece della "organizzazione di impresa".
Pertanto, ai sensi dell'art. 21 D.lgs.
81/2008,
a) utilizzare attrezzature di lavoro
in conformità alle disposizioni di cui al titolo III;
b) munirsi di
dispositivi di protezione individuale ed utilizzarli conformemente alle
disposizioni di cui al titolo III;
c) munirsi di
apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le
proprie generalità, qualora effettuino la loro prestazione in un luogo di
lavoro nel quale si svolgano attività in regime di appalto o subappalto.
L'inosservanza di tali obblighi è
penalmente sanzionata agli artt. 60 ss. del D.lgs. 81/2008.Allo steso modo,
tali soggetti, relativamente ai rischi propri delle attività svolte e con oneri
a proprio carico hanno facoltà di:
a) beneficiare
della sorveglianza sanitaria secondo le previsioni di cui all'articolo 41,
fermi restando gli obblighi previsti da norme speciali;
b) partecipare a corsi
di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro, incentrati
sui rischi propri delle attività svolte, secondo le previsioni di cui
all'articolo 37, fermi restando gli obblighi previsti da norme speciali.
Per approfondimenti, La rinvio al link
del Ministero del Lavoro: http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/6D95B7EE-44FE-40A8-AA09-BD69539F62C8/0/Lavoratori_autonoi_obblighi_sicurezza.pdf
Personalmente, data la mia evidente
"lontananza" dalla realtà organizzativa da Lei sottopostami, mi
permetto di raccomandare la massima attenzione nel "calare"
l'applicazione delle norme di Sicurezza al reale stato organizzativo dello
Studio Associato.
Le attività professionali, infatti, un
pò per ragioni di "commesse", un pò per ragioni di liquidità possono
assumere nel tempo le configurazioni organizzative le più svariate possibili:
ora cioè può prevalere (di solito nei momenti di "magra") un
bassissima profilo organizzativo, limitato all'attività svolta personalmente
dai Professionisti; ora (nei periodi di espansione) può essere opportuno
assumere personale (es. una Segretaria); in altri casi, può bastare l'assunzione
sporadica di personale "a chiamata" e a voucher (es.
per il riordino dell'archiviazione in periodi particolarmente "caldi"
dell'anno).
E' evidente che ciò comporta una
differenza, perchè se ci sono Dipendenti (anche occasionali, anche a voucher) si
pongono almeno problemi di valutazione dei rischi da "videoterminali"
(ex. art. 173 D.lgs. 81/2008), del DUVRI, etc. e non basta l'organizzazione
ex.art. 21 D.lgs. 81/2008.
Nel momento in cui Vi raccomando la
massima attenzione nel tenere sempre monitorato lo "stato attuale"
della Vs. organizzazione, sono a consigliarVi di avvalervi anche delle
"facoltà" che la legge Vi accorda specie in materia di formazione
sulla Sicurezza, in modo da "mettere da parte" un piccolo know
how di Sicurezza spendibile, nel caso si presentasse (evenienza che
non si può scartare a priori) l'opportunità di assumere Personale tout
court.
Dr. Giorgio Frabetti-Ferrara
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