Gira nei quotidiani e sul web la notizia di una sentenza di Cassazione (nr. 23600/2014) che riconosce un presunto potere unilaterale di "chiamata" del Datore di Lavoro nel rapporto part time.
Una possibilità, come noto, attualmente non prevista, nè riconosciuta dalla legge.
E', al riguardo, importante precisare che la sentenza si riferisce a contrattualistica part time molto risalente (19889-95 ca.), non ancora soggetta agli adeguamenti del D.lgs. 61/2000, molto rigorosi nell'imporre al Datore la descrizione dell'articolazione del tempo, e tali, sostanzialmente, da escludere un potere di "chiamata" e di "modificazione dell'orario di lavoro" fuori dalle clausole elastiche/flessibili, fuori dalle ipotesi di lavoro supplementare.
Ricordiamo, altresì, che tale prassi di "modificazione unilaterale" dell'orario di lavoro nel part time era stata oggetto di una pronuncia molto sfavorevole nel 1992 da parte della stessa Corte Costituzionale.
La sentenza, pertanto, non riveste alcuna attualità.
Dr. GIORGIO FRABETTI
COLLABORATORE
STUDIO LANDI FERRARA
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