Quesito:
Una
videocamera installata in Azienda ha ripreso il Dipendente mentre ruba alla
cassa.
L'Azienda
può spiccare un licenziamento per giusta causa ex. art. 2119 Codice
Civile, allegando questa ripresa audiovisiva?
Risposta:
Il quesito
verte sulle generali condizioni di ammissibilità quale mezzo di prova dell'atto
illecito del Lavoratore delle riprese audiovisive realizzate con videocamere di
sorveglianza interne.
Diamo conto
dei principali orientamenti di giurisprudenza.
Cass.
6498/2011 ha motivato l'ammissibilità delle riprese audiovisive
"interne", purchè afferenti a impianti autorizzati ex. art.
04.02°comma l. 300/1970 e in relazione a speciali principi giuridici
processualistici che ravvisano, nel processo del lavoro, un sistema processuale
improntato alla massima libertà probatoria (di qui, in nome di questa
"libertà/atipicità" delle prove, la Cassazione ha
ritenuto di ammettere anche le riprese audiovisive), che, inevitabilmente,
si riflette anche sul procedimento disciplinare di licenziamento ex. art. 07 l.
300/1970.
Nulla da
fare, invece, se le riprese sono prodotte da impianti non autorizzati ex. art.
04 l. 300/1970.
Dr. Giorgio Frabetti, Profilo Linkedin: http://www.linkedin.com/profile/view?id=209819076&goback=%2Enmp_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1_*1&trk=tab_pro
Collaboratore Studio Francesco Landi, Consulente del Lavoro, Ferrara
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