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mercoledì 18 aprile 2012

PARTITE IVA SENZA ALBO: UNA PACCATA DI CONTRIBUTI PER LA GESTIONE SEPARATA INPS

Salata la previdenza con il Ddl Monti-Fornero per i Professionisti senza albo, i quali vedono aumentare la contribuzione alla Gestione Separata INPS dal 26% al 33% entro il 2018 (art. 33 attuale), al pari degli altri para-subordinati. Stiamo parlando (stando a dati de Il Sole 24 ore di oggi) di 200mila liberi professionisti in Partita IVA, che svolgono le attività più diverse, dagli amministratori di condominio, ai tributaristi, ai grafologi. Una “paccata” di contributi, che alimenta il già pesante differenziale tra questa platea di professionisti e i professionisti “ordinati”, i quali versano un’aliquota previdenziale mediamente dal 10% al 14%. Riferisce al Sole 24 Ore la settimana scorsa, Giuseppe Lupoi, presidente COLAP (Coordinamento Libere Associazioni Professionali): “Dopo anni di battaglie per allineare la nostra aliquota contributiva con quelle previste per i Professionisti iscritti ad un Albo, ci ritroviamo una norma che prevede l’esatto contrario”. Di un errore si tratterebbe comunque secondo Lupoi. Deve essere sfuggito, cioè, al Governo che “dei 400mila iscritti alla Gestione Separata, la metà è costituita da Professionisti”. Una norma profondamente asimmetrica, oltrechè penalizzante, secondo Riccardo Alemanno, Presidente dell’Istituto Nazionale tributaristi, che invoca un distinguo tra le figure della parasubordinazione e quella dei Professionisti veri e propri, per riequilibrare il rapporto in termini di contributi tra Professioni Ordinistiche e non Ordinistiche. Molto sentita per Alemanno è la comune preoccupazione dei tributaristi di non vedersi penalizzati in termini di tariffa dai Commercialisti. In ogni caso, dal punto di vista tecnico, l’obiezione merita ascolto: se, infatti, come suggerito anche dalla Fondazione Studi CDL nella sua Circolare di commento al Ddl Fornero, è giustificata un’assimilazione almeno economica alla contribuzione INPS del lavoro dipendente per impedire abusi nell’utilizzazione delle co.co.co. e delle Partite IVA, per le Professioni regolarmente avviate, la penalizzazione economica e gli effetti potenziali di sviamento di Clientela sono significativi: e questo, nonostante i conclamati intenti degli ultimi Governi di valorizzare al massimo la competitività nella prestazione dei servizi professionali.

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