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mercoledì 9 luglio 2014

OBBLIGO POS PER IMPRESE/PROFESSIONISTI: IL CLIENTE PUO' RIFIUTARE DI PAGARE, SE NON GLI E' MESSO A DISPOSIZIONE IL POS?

Quesito:
Sono un Medico Libero professionista. Ho letto delle nuove disposizioni di legge, che obbligano Imprenditori e Professionisti a mettere a disposizione degli Utenti che lo richiedano il POS per i pagamenti superiori a € 30. Io non ho ancora installato il POS. Per caso, se un Cliente mi chiede il pagamento in POS e io rifiuto perchè non l'ho installato, il Cliente può rifiutare il pagamento della prestazione? Grazie.
 
Risposta:
In assenza di un'espressa previsione contemplata nella legge a titolo sanzionatorio, questa facoltà del Cliente va disaminata alla luce dei principi civilistici generali della cd "auto-tutela" contrattuale (art. 1460 Codice Civile) che consentono sì la facoltà del Cliente (beneficiario della prestazione) di rifiutare il pagamento (in controprestazione), a condizione, però, che tale diktat non sia contrario a buona fede (art. 1460.02°comma C.C.): abbiamo seri motivi per pensare che non sia conforme a "buona fede" la pretesa del Cliente di non pagare, se manca il POS, specie per importi di piccolo calibro, facilmente evadibili in contanti (e senza che nulla osti all'uso del contante). 
 

lunedì 7 luglio 2014

IL "CONTRATTO A PROGETTO" DELLA PARTITA IVA: SI PUO' FARE?

Quesito:
Un lavoratore autonomo a Partita IVA può stipulare un contratto "a progetto" con pagamenti mensilizzati e benefits fissi? Grazie.

Risposta:
Ragionando in termini di "puro diritto", il quesito era già stato affrontato in astratto dal Ministero del Lavoro con l'Interpello 65/2008.
In detto Interpello, il Ministero aveva specificato che: "il soggetto titolare di partita IVA può rendere prestazione lavorativa in regime di collaborazione coordinata e continuativa a progetto solo qualora la stessa non rientri nell’ambito dell’attività ordinaria svolta professionalmente. In tale caso il relativo compenso non andrà a costituire reddito da lavoro autonomo, ma rientrerà nell’alveo di cui al citato art. 47 TUIR, senza obbligo di emettere fattura in quanto, trattandosi di reddito assimilato a quelli di lavoro dipendente, non è consentita l’applicazione dell’imposta per carenza del presupposto oggettivo (cfr. Min. Finanze circ. n. 207/E del 16 novembre 2000)".
Una conclusione conseguente e coerente all'art. 61 D.lgs. 276/2003, che esclude la "Modulazione a progetto" per gli incarichi contrattuali dei "professionisti abituali".
In pratica, dall'entrata in vigore della legge Monti-Fornero che ha inasprito i controlli sulle "finte Partite IVA", succede che, per Partite IVA "monocommittenti", le Aziende ricorrano a stipulare contratti "a progetto" anche per attività rientranti nell'esercizio dell'attività dedotta in Partita IVA, non per attività esterne.
In mancanza di indicazioni di prassi e di giurisprudenza, questo rimedio, per quanto un pò pasticciato dal punto di vista giuridico, può consentire alla "Partita IVA" irregolare la conversione in valido rapporto a progetto (in forza del principio civilistico della "conversione del contratto nullo" ex. art. 1424 C.C.), ma la gestione è molto onerosa dal punto di vista amministrativo, perchè muta la classificazione fiscale e la gestione delle ritenute di prelievo (da "reddito di lavoro autonomo" ex. art. 53 TUIR a "reddito assimilato a lavoro dipendente" ex. art. 49 TUIR e da tassazione a carico del lavoratore a tassazione per il tramite del Sostituto d'imposta ex. art. 23 DPR 600/1973) e dal punto di vista previdenziale (la Previdenza competente resta la Gestione Separata, ma la ritenuta si ripartisce per 2/3 in capo al Committente e per 1/3 in capo al Collaboratore).


 

martedì 1 luglio 2014

L'ESTATE E' INIZIATA ... VOGLIA DI LAVORARE, SALTAMI ADDOSSO!!!

L'Estate è inziata!
Luglio è un mese caldo per i consulenti del lavoro e fiscali: ci sono le quattordicesime da pagare e le dichiarazioni dei redditi da chiudere.
E' molto duro lavorare: si vorrebbe stare in spiagga a pregustare il sole, un bel bagno, una bella granita... e invece ...
Lo Studio Landi è vicino a tutti Voi in questo momento particolare, e con Voi condivide la Vs. voglia di relax e riposo.
Ma dobbiamo lavorare ...
Prima di navigare e nuotare nel mare estivo, dobbiamo navigare nella palude giuslavoristica della normativa, nella Pubblica Amministrazione e nella contrattazione collettiva.
E quindi, Signori, FORZA E CORAGGIO!
 

lunedì 30 giugno 2014

AL VIA IL BONUS INVESTIMENTI PER LE PICCOLE MEDIE IMPRESE

Il pacchetto per la crescita e competitività, con le misure anche su ambiente a agricoltura, approda alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. E lo fa, come da copione e su pressione del Quirinale che lo ha firmato ieri sera, con un decreto ad hoc rispetto a quello della riforma della pubblica amministrazione.

Le misure destinate alle imprese prevedono vari interventi: ...
(...)
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Il pacchetto per la crescita e competitività, con le misure anche su ambiente a agricoltura, approda alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. E lo fa, come da copione e su pressione del Quirinale che lo ha firmato ieri sera, con un decreto ad hoc rispetto a quello della riforma della pubblica amministrazione.

Le misure destinate alle imprese prevedono vari interventi:
- See more at: http://business.laleggepertutti.it/3846_al-via-il-bonus-investimenti-taglio-bolletta-per-le-pmi#sthash.3n7hyI5s.dpuf
Il pacchetto per la crescita e competitività, con le misure anche su ambiente a agricoltura, approda alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. E lo fa, come da copione e su pressione del Quirinale che lo ha firmato ieri sera, con un decreto ad hoc rispetto a quello della riforma della pubblica amministrazione.

Le misure destinate alle imprese prevedono vari interventi:
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Il pacchetto per la crescita e competitività, con le misure anche su ambiente a agricoltura, approda alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. E lo fa, come da copione e su pressione del Quirinale che lo ha firmato ieri sera, con un decreto ad hoc rispetto a quello della riforma della pubblica amministrazione.

Le misure destinate alle imprese prevedono vari interventi:
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INAIL: PUBBLICATO IL DM CHE RIDUCE I PREMI ASSICURATIVI E CONTRIBUTI

Ai sensi dell'art. 01.128°comma l. 147/2013, è prevista la riduzione di premi e contributi INAIL contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali nella misura del 14,17% per l'esercizio 2014.
Qui di seguito, pubblichiamo il Dm con il quale il Ministero del Lavoro ha dato attuazione alla suddetta misura.
Per scaricare il dm vai al link http://it.calameo.com/read/002176636a283d4713b72

CCNL EDITORIA GRAFICI (COMUNICAZIONE) ARTIGIANATO: NON VALIDI I CONTRATTI DI APPRENDISTATO STIPULATI TRA IL 01/12/2013 E IL 31/05/2014

Quesito:
Sono il Titolare di una Copisteria e a gennaio 2014 ho stipulato un contratto di apprendistato. Mi sono visto contestare la contribuzione INPS piena sulla base dell'argomentazione che a gennaio 2014 difettava la disciplina attuativa dell'apprendistato e, pertanto, l'apprendistato avrebbe dovuto ritenersi precluso. Corrisponde al vero questo?

Risposta:
La questione è molto delicata, e, nel Suo caso, va certamente esaminata con il prudente e attento ausilio di un Legale.
La contestazione a Lei fatta discende dalla modalità, invero, dalla modalità con cui l'accordo interconfederale del settore Artigiano del 3/5/2012 ha provveduto ad attuare la disciplina dell'apprendistato, dopo il Testo Unico del 2011 (D.lgs. 167/2011).
Come noto, la "politica" di semplificazione del Testo Unico sull'apprendistato era incentrata sulla concentrazione in capo alla contrattazione collettiva di gran parte della disciplina dell'apprendistato, con riduzione della legislazione regionale ad un ruolo secondario. A questo fine, era mirata l'abrogazione di tutta la legislazione previgente che, negli anni, si era venuta stratificando.
L'abrogazione era, però, concepita con un meccanismo particolare, nel senso che, se entro il 25 aprile 2012 (06 mesi dall'entrata in vigore del TU), la disciplina previgente avrebbe cessato di avere qualunque efficacia, a partire da quella data medesima (art. 07.07°comma D.lgs. 167/2011).
In ipotesi, nei settori ove fosse mancata l'attuazione della disciplina dell'apprendistato da parte della contrattazione collettiva, l'apprendistato non sarebbe stato più stipulabile.
Nel settore dell'Artigianato, era intervenuto un meccanismo particolare di recepimento: l'accordo interconfederale del 3/5/2012 aveva dettato una "disciplina quadro" dell'apprendistato, ma con scadenza al 31/12/2012. Cessato tale termine, nel settore Artigiano, si sarebbe ripresentato il "vuoto regolativo" successivo al 25/04/2012.
Ora, l'efficacia dell'accordo era stata via via prorogata: l'ultima proroga risale all'accordo 18/04/2013, in scadenza il 30/11/2013. Successivamente, fino al CCNL 13/05/2014 (in vigore il 01/06/2014), non mi risultano altre proroghe.
Ove questo quadro riuscisse confermato, se ne dovrebbe dedurre la preclusione alla stipula dell'apprendistato, nel settore Editoria-Grafici Artigiani, tra il 01/12/2013 e il 31/05/2014.
Questa, però, è solo una pista di valutazione che Lei, insieme ai Suoi Consulenti, dovrà valutare attentamente.
In bocca al lupo.


CCNL EDITORIA-GRAFICI ARTIGIANI (COMUNICAZIONE): FACILITAZIONI NELL'APPRENDISTATO PER LE P.M.I.

Quesito:
Corrisponde al vero che per le PMI del settore Editoria-Grafica Artigiani ci sono facilitazioni nell'assunzione di apprendisti?

Risposta:
Vero.
L'art. 36 CCNL, infatti, recita al paragrafo 10 quanto segue:

PMI
Per le piccole e medie imprese la durata massima dell'apprendistato è ridotta a 3 anni a tutti gli effetti contrattuali, ivi compresi quelli retributivi.


La norma non fornisce alcuna definizione specifica di PMI.
Una definizione è però evincibile dal "sistema contrattuale" complessivo dell'Artigianato, e in particolare dal CCNL 29/07/2013 che così definisce le PMI:

In relazione all'estensione del presente c.c.n.l. all'area della microimpresa, la Raccomandazione n. 03/361/CE definisce e qualifica come PMI un'impresa che soddisfa tre criteri: finanziario, numero dei dipendenti, autonomia.
Secondo tale raccomandazione si considerano Microimprese le aziende con le seguenti caratteristiche: meno di 10 persone occupate, un fatturato annuo non superiore a due milioni di euro ed un bilancio annuo non superiore a due milioni di euro.
Le Microimprese così come definite dalla Raccomandazione n. 03/361/CE su loro richiesta possono applicare il presente c.c.n.l. del sistema Confapi.


In assenza di altre indicazioni, riteniamo questa definizione di riferimento anche per la norma speciale dell'apprendistato Artigiano nel settore Editoria-Grafici (Comunicazione) Artigianato.