Permessi riconosciuti ai Dipendenti anche per curare il cane (o altro animale domestico).
Il caso trattato dall’ANSA del 11/10, è destinato a entrare nella prassi: una Impiegata Amministrativa dell’Università di Roma, chiesta consulenza alla LAV (Lega Anti Vivisezione), ha chiesto (e ottenuto) un permesso di 2 giorni, adducendo il fatto di non aver altri cui affidare le cure dell’animale e che, diversamente, avrebbe commesso il reato di maltrattamento di animali.
Come noto, il nostro ordinamento giuridico non riconosce permessi e congedi per la cura di animali. Sull’argomento, esiste una proposta di legge che giace in Parlamento da quasi 10 anni e che tuttora non è ancora stata approvata. La Signora ha, quindi, fondato la sua richiesta sfruttando i margini concessi dai CCNL di comparto, principalmente il “congedo/permesso per motivi personali”.
Allo stesso modo, si può operare in caso di richieste analoghe in altri settori (Commercio, Studi Prof.), ove il CCNL possa essere interpretato in questo senso.
Ovviamente, nulla garantisce che tale congedo sia retribuito, dipenderà dal CCNL di settore.
Qui di seguito, la notizia al
LINK: http://www.ansa.it/canale_ ambiente/notizie/animali/2017/ 10/11/concessi-2-giorni-di- permesso-retribuito-per- curare-il-cane_adb2937b-b236- 493a-a943-1f9f812115cd.html
Foto di DarkoStojanovic
Tratta da pxinio.com
Foto di DarkoStojanovic
Tratta da pxinio.com
Nessun commento:
Posta un commento