mercoledì 30 luglio 2014

QUANDO IL "VOUCHER" PUO' ESSERE TRASFORMATO/DISCONOSCIUTO IN LAVORO DIPENDENTE ...

Quesito:
Sono un Consulente del Lavoro e mi sovviene un dubbio.
L'Ispettore, davanti ad un voucher formalmente regolare, è tenuto ad astenersi dall'Ispezione? Anche quando il Lavoratore contesta l'impiego come lavoratore subordinato (es. sottoposizione ad azione disciplinare)? Grazie.
 
Risposta:
Un pregevole articolo del sito DPL Modena (Dr. PELA, Criticità del lavoro accessorio) affronta un tema di sicura rilevanza per le Aziende Clienti: può essere disconosciuto il rapporto di lavoro accessorio/voucher dal Lavoratore medesimo, anche se formalmente il rapporto è stato attivato con tutti i crismi di legge? Anche se il rapporto rispetta i limiti economici di legge e non si verifica alcuna condizione di trasformazione automatica (ope legis) in lavoro subordinato a tempo indeterminato?
Senza volere e potere in questa sede riepilogare i punti dell'articolo, occorrerà chiarire quanto segue.
Come noto, la Circolare Min. Lav. 04/2013 prevede alcuni casi di trasformazione automatica del rapporto di lavoro accessorio in lavoro subordinato a tempo indeterminato (come nei casi di superamento dei limiti reddituali), limitando chiaramente l'accertamento ispettivo del lavoro subordinato.
Tali limitazioni, evidentemente, non riguardano il Lavoratore che, ex. art. 24 Cost. (Corte Cost. 115/94), mantiene pieno il diritto di prova del lavoro subordinato, così in sede ispettiva, così in sede giurisdizionale (es. caso di parte di compensi prestati "in nero").
Evidentemente, il voucher non determina un'esenzione ispettiva tout court in capo all'Azienda/Committente; semplicemente, a favore del Committente, si determina una non sfavorevole "inversione dell'onere della prova".
 

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