martedì 4 giugno 2013

LAVORO DOMESTICO: SE LA LAVORATRICE "BADATA" E' ANALFABETA...

Quesito:
Come faccio a far sottoscrivere a mia mamma il contratto di lavoro per la Badante se mia mamma è analfabeta?
Grazie.

Risposta:
Il documento in cui è civilisticamente incorporato un contratto (anche di lavoro) è sempre il risultato di un'opera negoziale più o meno complessa, ed è naturale porsi il problema della paternità delle dichiarazioni ivi contenute (perchè da esse dipendono gli effetti del contratto ai fini economici).
Per regola consolidata, la dichiarazione scritta incorporata in un contratto è da ritenersi autentica (quanto alla provenienza del dichiarante) nella misura in cui sia riconoscibile da chi l'ha compiuta; in questo modo, viene ad incorporarsi una ulteriore e correlata presunzione (fino a prova contraria): quella secondo cui il documento si considera letto e riconosciuto conforme alla volontà da parte del Sottoscrittore (vedi www.rivistagiuridica.it).
Questa circostanza può ritrovarsi critica nel caso dell'analfabeta.
A questi fini, infatti, la prova della genuinità della dichiarazione dell'analfabeta comporta la necessità di un apparato probatorio rafforzato (Cass. 15/05/1982 nr. 251).
In questo caso, abbiamo ricalcato la procedura notarile, rappresentando i contratti di Colf come letti avanti le Interessate (Datrice e Colf) e due testimoni, accludendo una specifica clausola nel contratto e una specifica dichiarazione sostitutiva dei testimoni che attesta la consapevolezza e la volontà di sottoscrizione della Sig.ra “badata”.
Ci teniamo a non drammatizzare gli adempimenti.

Anzitutto, il rapporto di lavoro domestico, a prescindere dalla firma, è già costituito formalmente, perchè le relative comunicazioni INPS sono già state inoltrate e sono queste comunicazioni a fare fede degli obblighi delle parti (retribuzione e resto).



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