giovedì 10 aprile 2014

JOBS ACT: LIMITI QUANTITATIVI E RISERVA ASSUNZIONE DISABILI

Il Jobs Act, che, come noto, ha introdotto specifici "contingenti quantitativi" per le assunzioni di lavoratori a tempo determinato (di massima 1/5 dell' "organico complessivo") non ha previsto nulla in rapporto alle eventuali assunzioni a termine di personale disabile.
Riteniamo logica e coerente la non rilevanza dell'assunzione del disabile a questi fini della disciplina.
L'assunzione di personale disabile, infatti, segue un "canovaccio" a parte.
Innanzitutto, i "limiti quantitativi" del Jobs Act, si riferiscono ad assunzioni "volontarie"; qui, si tratta di "assunzioni obbligatorie".
Le assunzioni obbligatorie di personale disabile seguono limiti dimensionali e contingenti quantitativi del tutto specifici, disegnati dalla l. 68/1999: non è coerente che siano influenzati (dal punto di vista applicativo) dai nuovi limiti del Jobs Act (applicando il Jobs Act e rilevando il superamento di questo contingente numerico, si potrebbe surrettiziamente "sabotare" la garanzia assunzionale per disabili).
Inoltre, le assunzioni di personale disabile (anche a termine) seguono le cd "convenzioni di inserimento" tra Datore di Lavoro e Ufficio Disabili che ne regolano le condizioni d'uso. E questo concorre a definire, senza possibilità di equivoco alcuno, l'incontestabile cornice di "legge speciale" propria del rapporto a termine del disabile: la l. 68/1999 prevale sul D.lgs. 368/2001, laddove manifestamente incompatibile (come nel caso dei "limiti quantitativi").
 
 

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