mercoledì 3 luglio 2013

PARTITA IVA MONOCOMMITTENTE PER IL PROFESSIONISTA "IN ESCLUSIVA": UN CASO

Quesito:
Sono un Tecnico-Creatore di Software che si è visto offrire per l'annualità 2013 un incarico libero-professionale con una Ditta operante in settore strategico con un compenso pari a € 15.000 lordi e € 6.000 di "patto di non concorrenza" biennale.
Ai fini delle regole sulle "finte Partite IVA" posso considerarmi lavoratore subordinato?

Risposta:
La "presunzione di non genuinità" per le Partite IVA "monocommittenti" non opera per le collaborazioni con compensi superiori a € 18.000 e per qualifiche teorico di grado elevato.
Il Suo contratto prefigura un rapporto conforme ad entrambi i requisiti.
Ai fini della configurazione del requisito reddituale, in aderenza alle regole fiscali comuni, si deve considerare anche il "patto di non concorrenza" (legittimo per i rapporti di lavoro autonomo ex. art. 2598 C.C.: vedi Cass. 7141/2013) che costituisce unico imponibile fiscale e previdenziale.
  
Collaboratore Studio Francesco Landi, Consulente del Lavoro, Ferrara
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